Produttori di Barolo e vini piemontesi
L’azienda si racconta
Quasi 150 anni di storia riassunti tra le mura di questa struttura: oggetti e lettere che parlano di un passato importante e di un territorio che ha molto da raccontare.
Tutto ebbe inizio nel 1760, quando venne costruita il primo nucleo della cascina Bertoroni, circondata da boschi e vigneti, in un paesaggio simile a quello attuale.
La storia cambiò nel 1873, quando il giovane Luigi Arnulfo ricevette una lettera dal cugino Zabaldano in cui gli veniva proposto l’acquisto della proprietà.
A soli 22 anni, Arnulfo rinunciò a seguire la sicura carriera di famiglia come farmacista e diventò un produttore di vino, vivendo direttamente la faticosa attività in questo angolo di Langa. Gli studi non furono però vani e la formazione farmaceutica gli tornò presto utile, agevolandolo per tutto il corso della sua vita lavorativa con idee avveniristiche.
A partire dal 1890 si aprirono nuovi mercati ed opportunità e proprio grazie all’intraprendenza di Arnulfo, il vino Barolo sbarcò finalmente nel Nord America e per la precisione in California.
La morte di L. Arnulfo nel 1928 segnò purtroppo l’inizio del declino della cantina. La figlia Carolina non fu animata dalla stessa passione e lungimiranza del padre e dopo pochi anni scelse di cedere i terreni ereditati in usufrutto, abbandonando del tutto la produzione diretta di vino. Quando, nel 1975, anche Carolina morì senza altri eredi, la proprietà rimase nelle mani del Sig. Barale il quale continuò come prima la coltivazione dei vigneti, ma la cascina rimase disabitata.
Nel 1988 il colpo di fulmine e la svolta: Paolo e Guido Sartirano investono in questa proprietà con il sogno di riportarla all’antico splendore. E’ qui che rinasce la cantina di Arnulfo sotto il nome di Costa di Bussia, antico toponimo usato già nell’Ottocento per identificare questa proprietà. I lavori di ristrutturazione necessari per rimettere in sesto i locali della vinificazione e affinamento dove già Arnulfo operava, così come i reimpianti e le cure ai vigneti durano circa un paio d’anni, ma ecco nel 1990 la prima vendemmia produttiva e Costa di Bussia presenta di nuovo i suoi vini.
Tra il 2012 e il 2014 sono stati restaurati i locali al primo piano, quelli dove Arnulfo e successivamente la figlia aveva trascorso la propria vita, oggi tranquillo ed elegante agriturismo.
La porzione più antica della cascina, invece, ospita oggi il Museo Storico Luigi Arnulfo e l’annessa sala di degustazione.